Vienna 21 maggio 1834
Mio caro Maestro
Vi ho scritto diverse volte che stavamo in trattative colla Direzione del teatro di Dresda per la vostra Norma, adesso vi fo sapere che dette trattative sono cessate per la seguente ragione. Il figlio del signor Ricordi di Milano che viaggia in Germania, giunto in Dresda, si è spacciato proprietario esclusivo del sopradetto spartito, e per conseguenza la Direzione, profittando di questa occasione, si è diretto al sig.r Ricordi là presente per farne l’acquisto, ed infatti ce l’ha venduto per f‹ranchi› 500 cioè poco più della metà del prezzo che noi l’abbiamo venduto a Berlino. Tutto ciò mi è stato assicurato da una persona che si trovava presente nel momento che si trattava di tale affare, e quest’istessa persona avendogli fatto osservare che Duport e Ciccimarra, soli, hanno la facoltà di venderla in Germania, lui ha risposto negativamente, affermando che l’esclusivo proprietario dellaNorma è il signor Ricordi di Milano. Mio caro Maestro, fatemi sapere da quanto tempo avete ceduta tale proprietà, poiché nell’ultima vostra lettera mi parlavate che voi ed il signor Lanari di Firenze siete i proprietari, come adesso in un tratto si spaccia proprietario il Ricordi? Informatemi con precisione di questo cambiamento, affinchè sì il signor Duport che io possiamo esser al coperto, se poi non è vera la cessione, vi prevengo che siete ancora a tempo di dichiararvi col signor Morlachy, maestro di quel teatro, e fargli conoscere che il sig.r Ricordi lo ha ingannato non essendo la vera partitura, o pure date quei passi che più stimerete a proposito contro il sig.r Ricordi. Caro Maestro, se non date a tempo riparo a ciò la vostra falsa Norma la sentirete rappresentare in tutti i teatrini, ed in questo modo perderete denari e la opera perderà, se non tutta, la maggior parte del credito, poiché in Germania, sopratutto giudicano con molta severità sulla istrumentatura.
Addio, mio caro maestro, rispondetemi subito, e non un mese dopo secondo il vostro uso e credetemi per la vita–
Vostro Giuseppe Ciccimarra
P.S. – In qualche giorno sarà di ritorno in Vienna il figlio del Ricordi, per conseguenza vi prego al più presto possibile rischiararmi sullo affare in quistione per dire al detto Ricordi quattro parole alla mia maniera.
