L'epistolario di Bellini comprende circa 530 missive e si dispiega dalla Supplica del maggio 1819 a Stefano Notarbartolo, duca di Sammartino, con la richiesta di un sussidio per gli studi al Real Collegio di Musica di San Sebastiano in Napoli, agli ultimi scarni biglietti del settembre 1835, inviati dalla residenza di Puteaux nell’imminenza della morte prematura. Si tratta di una corrispondenza in fieri, aperta a integrazioni e aggiustamenti grazie alla costante segnalazione di nuove lettere autografe, talune inedite, altre conosciute attraverso trascrizioni non sempre fedeli al dettato originario.
L'avvio della presente collezione digitale è dato da 50 lettere di Bellini, selezionate per il loro interesse documentario e musicologico e pubblicate anche in traduzione inglese. A queste si aggiunge l'intero carteggio intercorso tra il compositore e l’editore Giovanni Ricordi, che non solo illumina un intenso rapporto umano e professionale ma è anche testimonianza di un momento fondamentale della storia del teatro d’opera nel suo faticoso percorso verso la modernità.