Condiscepolo di Bellini al Collegio di San Sebastiano e destinatario privilegiato delle sue lettere. Nel 1826 subentrò a Giuseppe Sigismondo nella direzione della biblioteca del Conservatorio di Napoli, trasferito proprio in quell’anno nella nuova sede di San Pietro a Majella. Dopo la morte prematura di Bellini, decise di dedicare la propria vita alla memoria dell’amico: nel 1882 pubblicò la monografia Bellini. Memorie e lettere (Firenze, Barbèra); nel 1878 coinvolse alcuni tra i massimi musicisti del tempo (Cajkovskij Hiller Liszt Rubinstein Cesi Martucci Rendano Sgambati) per la realizzazione di un Album per pianoforte dedicato a Bellini, che venne pubblicato a Napoli dalla Società Musicale Industriale (e quindi a Milano nel 1884 dallo Stabilimento Musicale Ricordi); nel 1886 inaugurò a Napoli un monumento a Bellini, realizzato dallo scultore Alfonso Balzico e finanziato con una pubblica sottoscrizione, alla quale aderirono numerose personalità italiane ed europee. Nella sua veste di bibliotecario e musicologo fu autore nel 1869 di un Cenno storico sulla Scuola musicale di Napoli, sviluppato poi nella monumentale opera La scuola musicale di Napoli e i suoi conservatori, pubblicata fra il 1880 e il 1883 (le date dei diversi esemplari riportano date diverse).