I-CATm , Lettere a Bellini. Un foglio, tre facciate più indirizzo nel verso.
Ed. AMORE 1894, pp. 402-405; NERI 2001 , pp. 27-29; OLSCHKI 2017, pp. 312-313.
Milano li 23 8bre 1833.
Sig:r M‹aest›ro Vincenzo Bellini
Parigi
A‹mico› C.mo
Ora in aspettazione di v‹ost›re care lettere, ora in attenzione del vostro arrivo lasciai passare le settimane ed i mesi senza sapere dove scrivervi; ma sentendo finalmente dall’ottimo Sr Pollini che avete, almeno per qualche tempo, fermato il vostro soggiorno costì, e che a questo oggetto vi siete fatto rimettere de’ fondi, vi diriggo questa lettera colla sicurezza che vi perverrà, e che ne avrò risposta. Difatti il d‹ett›o Sr Pollini mi chiese in nome vostro effettive aust‹riach›e £ 1500 per la metà della proprietà delle riduzioni della Beatrice, che io vi doveva per contratto, e mi feci un dovere di subito sborsargliele onde ve le trasmettesse. Sul proposito poi della Beatrice io mi lusingava che mi avreste fatti pervenire quei cangiamenti che voi avete riputati necessarj a rendere questo Spartito non inferiore agli altri vostri, e che mi avevate promessi; ma con mio sommo dispiacere ed anche con molto mio danno, veggo che le distrazioni di Londra e poscia quelle di Parigi vi hanno cacciato di mente questa promessa, la cui esecuzione avrebbe moltissimo contribuito a rivendicare pienamente il vostro lavoro dal torto che gli fecero i veneziani, ed avrebbe insieme aiutato me a rifarmi del molto denaro che spesi per questa proprietà. La vostra dimenticanza però produsse che dandosi al Carcano quest’opera, quantunque vi abbia ottenuti i più lusinghieri suffragi, non gli ebbe però tali quali gli avrebbe ottenuti se voi vi foste dato la lieve pena di mutare quà e là alcune cose, massime l’aria finale, il che vi avrebbe procurato un pieno trionfo, ad onta della debolezza della compagnia; ed io nella mia qualità di editore avrei potuto ultimare l’edizione dell’opera completa, che ancora tengo sospesa, finché voi non l’abbiate ridotta al punto che vi eravate prefisso e che mi avevate promesso prima della vostra partenza. Vogliate quindi essermi cortese di tanto, e colle mutazioni che vi siete prefisso, ponetemi in grado non solo di ridurre l’opera quale dovrà essere rappresentata quindi innanzi, ma ben anche di terminare l’edizione completa dell’opera stessa, e giacché vi siete riserbato il diritto della dedica, tanto più vi prema di ridurla a quel punto, a cui la volete, onde possa completarne la stampa ed offrirla alla persona che avrete scelto.
Quantunque io non debba entrare ne’ motivi che vi hanno fatto protrarre il vostro soggiorno costì, credo che non mi taccerete d’indiscreto se prevedo che attendete l’esito sicuro della Norma per scrivere su cod‹est›o teatro arringo de’ più famosi ingegni. Io non posso che lodare il vostro proposto – Se poi porrete in scena la Norma, l’esito non ne può essere dubbio, ed avendo voi lo Spart‹it›o originale, potrete forse supplire a quello che cod‹est›a impresa acquistò a Napoli a bassissimo prezzo, come potrete agevolmente sapere – Oh! caro Maestro – Se sapeste quanti dispiaceri e quante perdite hanno anche a me cagionate questi ladri di Spartiti!! Ma passando su quello che non ha rimedio, siccome è più che certo che voi o all’Italiano od al Francese scriverete, io vi prego a ricordarvi di me, che a qualunque prezzo volli essere vostro editore; onde non mi lasciate privo del piacere d’essere anche in Italia il solo editore dell’Opera che scriverete a Parigi. Saprete inoltre che Gottardi cessò d’essere l’appaltatore de’ nostri teatri e che successe a lui il Duca Visconti con migliori auspicj. questo cambiamento riavvicinerà all’Italia, ed a Milano in prima il suo Bellini e ben vi so dire che questo è un voto sentito ed espresso dalla maggior parte di quelli cui è cara la musica che tocca il cuore – Rammentatevi quindi di me e date prova che conservate la vostra amicizia a chi vi è e vi sarà sempre
V‹ostr›o affo Amico Giò Ricordi
Al Pregiatsmo
Mro Vincenzo Bellini
Parigi