Data: 08/03/1834



Luogo: Milano

ID: Bellini_24




 

Milano li 8. Marzo 1834

Sig.r Vincenzo Bellini

Parigi

A.      A‹mico› C.mo

Immense e pressantissime occupazioni teatrali mi hanno impedito di rispondere prima alla cara v‹ost›ra 18 scorso. Riguardo al contratto per la nuova opera, la cosa è stabilita ne’ termini di d‹ett›a v‹ost›ra lett‹er›a: quanto prima al primo momento d’agio manderò a voi la minuta della scritta, non potendo affidare ad altri meglio che a voi il rappresentarmi in questo affare, persuaso che la v‹ost›ra amicizia vorrà incaricarsene, non essendo infine questa che la materialità della cosa necessaria per i conseguenti passi verso il governo, giacché il contratto è già fra me e Troupenas concluso a termini sotto le condizioni della sud.a v‹ost›ra. Riguardo a quanto vi scrissi intorno alla partitura gli è perché ho creduto e credo che sortendo l’opera un esito felice, come non ne dubito, in Francia tornerà conto il pubblicarne colle stampe la partitura come si fece delle opere di Rossini, del Roberto,  della Muta di Portici ec ed in questo caso avevo fatto quell’avvertenza. Severini qualche tempo fa mi richiese un libro della Rosmunda di Romani, che io supponendo dovesse servire per voi, e non avendone, scrissi subito a Firenze alla mia casa perché di là gliela spedissero. Ma ripeterò a voi quello che forse già saprete da lui; questo libro non è più buono per voi perché Donizetti fece riformare questo libro dal suo autore Romani e lo pose in musica per Firenze dove andò in scena sono pochi giorni con molto successo. Sono anch’io del v‹ost›ro parere che potendo avere Romani sarebbe una gran bella cosa, ma come fidarsene? D’altronde all’ottobre non ci sono che sei mesi, per cui mi sembra che in mezzo a tanti e sì famosi autori teatrali che v’hanno in Parigi, non vi dovrebbe esser diffìcile d’incaricarne qualcuno per la scelta del soggetto e per la disposizione e distesa del Dramma. Il farlo poi italiano non sarà molto difficile, bastando allora che il poeta italiano sia un buon versificatore. Questa è una mia idea, valetevene, se vi piace – Oggi va da noi in Scena l’opera Buffa di Ricci = Un’avventura di Scaramuccia = grazioso libro di Romani, ma quest’opera va molto immatura. Basti il dirvi che il M.ro passò tutta la notte nella mia copisteria a istrumentarvi 4 pezzi e comporne uno nuovo e non terminò che alle 11 della mattina. Se ne spera però assai bene. Stasera andrà a Venezia l’opera di Mercadante, di cui non mi sovviene il titolo. Anche di questa v’è molta aspettativa. Tutta la famiglia Pollini m’incarica di farvi tanti saluti‹,› la S.ra Marianna in particolare vi raccomanda l’inclusa lettera per il Barone Staffa. Pregavi a consegnar l’altra a Troupenas.

Scrivetemi amatemi e credetemi

V‹ostr›o aff.o Amico

Giò Ricordi.

Lo scrivente Cerri fa tanti saluti al S.r Mo Bellini

 

D.S. In questo momento ho ricevuto il caro v‹ost›ro viglietto 28 Febbrajo. Sono gratissimo al v‹ost›ro zelo, ed io pure concorro in quanto voi dite; ma purtroppo finora le nostre leggi speciali sulla proprietà sono imperfette e indeterminate, ed è ciò che mette a gran rischio tutte le spese che io faccio per le proprietà. Giova però sperare che le cose andranno diversamente e state pur certo che non ha [] nulla per giungere a tale intento –

L’opera Scaramuccia che andò in scena il 8. fece un deciso furore, ed oggi siamo l’11. Addio di nuovo

V‹ostr›o aff.o Amico

G. Ricordi

 

Al Celebre

S.r M.o Vinzo Bellini 

Al Teatro Italiano

Parigi

t.p. milano | marzo 10 – 19 | mars […]

Ed.AMORE1892, [r] pp. 415-417; NERI2001, [r] pp. 38-39; OLSCHKI2017, [r] pp. 333-335.