Date: 14/06/1834



Place: No place

ID: Bellini_29



 

14: Giugno 1834 – N:o 19 bis rampe de

Neully à Puteaux

Banlieue de Paris

Mio caro Ricordi

Avanti tutto bisogna che vi dica, (avendo parlato con Troupenas ) che è impossibile riuscire senza conseguenze, se non delegate persona a Parigi onde rappresentarvi per l’affare della proprietà dell’opera mia che sto scrivendo, per mille e mille combinazioni che si potrebbero dare; all’incontro se la cosa la potremo combinare secondo io vi dettagliai in una mia, scegliendo qui voi una persona di vostra fiducia, sarebbe tranquillità sicura per le parti contrattanti, ed io sono di questo parere; poiché bisogna evitare quistioni, quindi prevenirle negli affari; da ciò la conseguenza che voi pensiate a disporre la cosa, come prima assentiste.

Permettetemi che vi faccia una domanda: volete voi fare un convegno meco di  obbligarvi a comprare la proprietà dell’edizione delle opere che potrò scrivere nel corso del 1835: al 1838:? proprietà pei soli stati austriaci; più avere la partizione da poterla dare a qual teatro vi piace, ma la partizione non sarà solamente vostra proprietà, ma mia, ‹non›  d’altri, e voi ed io la daremo a chi ne verrà domandata; quindi godrete del profitto di quei teatri che s’indirizzeranno a voi, come io di quelli che s’indirizzeranno a me; ma per mia delicatezza vi prevengo che io non farò tale accordo con voi, prima che cinque o sei teatri d’Italia non contrattino meco per riceverla da me; vi darei di sicuro tutti i teatri di Milano, e voi potreste venderla a Lisbona, Spagna, anche a Londra, se non la domanderanno a me,  e a tanti altri piccoli teatri, coi quali voi siete in corrispondenza ec: Ora voi per tali prerogative volete pagarmi quattro mila franchi? Questa è sola domanda che non obbliga né voi né me: rispondetemi solamente se vi piace e se vi conviene. Io desidero con questo piano di impedire una volta per sempre cotesti infami che fanno d’altri stromentare i miei spartiti: vorrei legare i principali teatri a prenderla da me, e Milano da voi; allora sarà inutile ai pirati di incontrare delle spese; perché non val la pena di farle per venderla a Bergamo, Bologna, Ancona ec: Questi teatri, come tanti altri di questa forza, sarebbero certamente vostri, mentre io non ne conosco neanche i nomi degl’impressarii –  Lodi, Cremona ec: ec: un milione di piccoli teatri – Rispondetemi subito dopo aver fatte le vostre giuste riflessioni, e ricordatevi che Bellini non fà più domande a Ricordi riguardo al prezzo;  dunque riflettete solo se vi converrà o no e chiaramente scrivetemelo. –

Il D‹uca› V‹isconti› mi ha fatto dire solamente dalla sig:a T‹urina› che aveva intenzione di scritturarmi, se io era nel caso di voler accettare; ciò glielo disse sul palco scenico della Scala, una sera, mentre tale signora si portava a visitare la Malibran, che aveva cantato la Norma: io presi tutto questo per una galanteria, e risposi alla T‹urina› né sì né no, ma una  risposta che sempre dimostrava il trasporto che ho pel mio prezioso Milano, paese che mi ha procurato la mia fortuna, ove scrissi le quattro opere che più amo e stimo; che posso più dire? Amo Milano come la cosa più cara che potrei possedere; ma da alcuni mi è stato scritto che le quistioni fra me e la sig:a T‹urina› le ha sposate il publico, e che questi è adirato contro me! Vi giuro che tale assurdità m’incita il riso e la bile! Come diavolo si può fare, che le persone vogliano la sodisfazione che lor si dica tutti i motivi d’una rotta relazione, e che altri si figgano in testa dei fatti di cui neanche la probabilità potrebbe darsi! – Pure tali  circostanze malaugurate mi fanno stare in dubbio, se mi converrebbe o no venire a Milano per scrivere in questi momenti. – Io sono in trattato (come lo sapete) con Napoli, che mi ha fatto un’offerta alla quale non potrò rispondere senza vedere prima che cosa potrò ricavare dall’intiera proprietà che mi si offre. Credo che vado a combinare per più opere, e se col D‹uca› trovassi le mie convenienze sarei volentieri a servirlo; ma bisogna persuaderlo a non badare a qualche migliajo di franchi più o meno; poiché merita riflessione e prezzo il non scrivere io, come altri,  tre e quattro opere nell’anno; ma una, o al più tre in due anni; e poi, quando ebbi tempo, non  impiegai tutte le mie forze per far riuscire le mie opere? felicemente non ne trovai il premio nella buona accoglienza del publico? La Norma che sembrò nascere in mezzo a sfortuna, non è ora da tutti i giornali alemanni chiamata la più bella delle mie opere, e la più profonda? Dunque non posso con indifferenza sentire le lagnanze degl’impressarii per le paghe che domando! Che forse non potrei scrivere quattro opere in un anno ancor io? ma avrei il rischio di rovinare la mia fama, ed i rimorsi d’ingannare chi mi paga. Ah forse non scrissi la Sonnambula incominciandola gli 11: di gennaio, e andata in scena il 6: marzo? Ma fu un accidente, e poi avea qualche idea che avea composto per l’Hernani che ci fu proibito ec: Ma la Beatrice e la Zaira porteranno sempre l’impronta d’essere state concepite in pochi giorni e poche notti; dunque che s’esamini la verità, ed i gradi di probabilità nella riuscita; ma senza spirito di parzialità, e troveranno che non ho torto se alla fine dell’anno vorrei aver guadagnato quanto i miei colleghi, essi con lo scrivere quattro opere o tre ed io una. – Se ve ne sarà parlato dal D‹uca›, potrete manifestargli il mio desiderio, che è quello che la cosa si combini, e per più opere, come per Napoli, così si potrà appianare qualche difficoltà – Mi pare che vi ho detto tutto.

Addio, mio caro Ricordi – Rispondetemi in tutto e con precisione – I miei abbracci

V‹ost›ro affmo

Bellini

 




Named theatres
Teatro alla Scala

Tipology epistolari
Sub-tipology letter
Writing autograph
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1

Letter name Bellini_29

Collocation
Ubicazione attuale dell'originale sconosciuta



ED. (nota generale):[r] «Gazzetta musicale di Milano», [r] xix/39 (29 settembre 1861), pp. 155-156; CAMBI1943, [r] pp. 407-409; NERI2005, [r] pp. 298-300; OLSCHKI 2017, [r] pp. 360-362.